Una Valascia che non si distrugge Anzi, è in continua metamorfosi
Dopo il doloroso addio alla Valascia, i lavori per il suo smantellamento procedono rispettando la tabella di marcia. Entro la metà di settembre la mitica resterà viva solo nei ricordi. Oppure no? Qualche speranza di salvare alcuni elementi dello stadio di ghiaccio leventinese effettivamente c’è. A confermarlo al CdT è il presidente della Valascia Immobiliare Massimo Frigerio. «Siamo a buon punto con gli interni e presto inizieremo a smantellare il tetto». L’unico contrattempo, se così vogliamo chiamarlo, è dovuto appunto al recupero di molto materiale della vecchia pista. «Ci sarà un po’ più di lavoro di fino da fare per non rovinare niente ma non ci rallenterà troppo», osserva Frigerio. Ad essere «salvate» sono le gradinate della curva sud. «Al posto di demolirle le abbiamo smontate e trasportate vicino alla nuova Gottardo Arena. Stiamo pensando di realizzare dei posti con scalinate della vecchia curva o qualcosa di simile». Ma non è tutto, perché qualche progetto potrebbe coinvolgere anche gli elementi in legno che sorreggono il tetto del vecchio stadio. «Stiamo pensando di recuperare alcune capriate – ammette Frigerio –. Vorremmo conservarle perché c’è l’idea di creare tavoli e coltellini».
Dal ghiaccio ai velivoli
Tra le tante idee in circolazione, ne arriva una dall’ingegnere Giordano Facchinetti, imprenditore dell’Alta Leventina militante, in passato, tra le fila dell’Ambrì. Facchinetti vorrebbe recuperare tutta la copertura del tetto per costruire un hangar per gli alianti del club di volo della regione, che andrebbe a sostituire quello attuale «fatiscente e in eternit». «È l’occasione per fare qualcosa di bello e riciclare una struttura storica - ci dice l’ingegnere -. Avremmo una bella soluzione elegante e con un bel po’ di storia». L’idea può anche suonar bene, ma i conti si fanno con l’oste. Frigerio ci spiega che non ne ha mai sentito parlare, benché resti possibilista. «Siamo aperti a tutto. Se qualcuno vuole riciclare qualcosa basta chiamare e siamo disposti ad ascoltare. Piuttosto che buttarli li diamo via volentieri, ma nessuno si è fatto avanti. Si potrebbe ancora fare, le capriate sono ancora su, basta che ci contattino subito però», conclude il presidente della Valascia Immobiliare.
D.R.