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Lettera a Berna contro il traffico

Non è un caso se l’assemblea annuale dell’Associazione Traffico e Ambiente (ATA), sezione Svizzera italiana, è stata organizzata a Mendrisio. Il borgo è stato scelto perché le preoccupazione attuali più grandi dell’ente sono legate alla regione e a un progetto che «porterebbe ancora più traffico a sud di Lugano». Si tratta del progetto PoLuMe (che mira al potenziamento dell’A2 tra Lugano e Mendrisio).

Per questo durante l’assemblea che si è tenuta martedì sera alla Filanda è stata votata una risoluzione. Testo che chiede alla Confederazione (il disegno è dell’Ufficio federale delle strade, ndr) di rinunciare «a questo progetto, avversato da buona parte della popolazione, da numerosi Consigli comunali, da gruppi politici e associazioni, e di rivedere la sua politica delle strade nazionali rendendola compatibile e coerente con le proprie politiche climatiche, i vari obiettivi di sostenibilità e le esigenze di miglioramento della qualità di vita delle persone che, in particolare nel Sottoceneri, sono esposte durante molti giorni all’anno a un inquinamento superiore ai limiti fissati dalla legge».

Le motivazioni e le convinzioni di ATA sono illustrate in una nota. Un comunicato in cui si premette che PoLuMe permetterebbe «negli orari di punta, il transito di un maggior numero di veicoli: una risposta vecchia al problema delle colonne, che favorirebbe il trasporto privato e che, assieme al raddoppio del tunnel del Gottardo, porterebbe ancora più traffico a sud di Lugano». Le auto, si sottolinea, «andrebbero ad accumularsi sull’ultimo tratto di A2 e sulle cantonali» . «Siamo convinti che non siano sfruttate appieno le possibilità per ridurre il traffico durante le ore di punta – aggiunge l’ATA –, quando andrebbero attuate, con maggiori convinzione e mezzi, misure da incentivare anche con vantaggi finanziari, come trasporto aziendale, auto condivise, posteggi alle frontiere, piste ciclabili veloci».

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